La mia top 10 dei luoghi visitati alla Milano Design Week 2018


Mi ci è voluto un po' per raccogliere le idee e soprattutto il materiale fotografico e video dei miei tre giorni alla Milan Design Week 2018. Ho passato una giornata tra i padiglioni del Salone del Mobile, la vera e propria fiera, con le principali aziende d'arredamento che espongono ufficialmente le loro nuove proposte e poi, mi sono divertita nel weekend a girare in lungo e in largo per la città a caccia di installazioni, tanti spunti e idee originali tra le aziende e le manifestazioni che puntinano Milano di eventi dedicati al design, il cosiddetto Fuori Salone.

Ho stilato la mia personalissima Top Ten dei luoghi o le installazioni che mi sono piaciute di più, bando alle ciance e cominciamo!

1. Louis Vuitton

Il palazzo Bocconi di via Venezia è stata la magica location che ci ha accolti per scoprire la collezione Objets Nomades presentata dalla Maison Louis Vuitton al Fuori Salone. La scalinata luminosa del palazzo che ci ha condotti alla mostra, le volte ampie e i soffitti affrescati incorniciavano i prodotti presentati da Vuitton in collaborazione con i più famosi designer internazionali, che hanno ideato arredi e accessori decorativi ispirati al tema del viaggio. Fiori di pelle, specchi che si schiudono e richiudono, un paravento in pelle intrecciata, arredi poetici, in movimento, che ricordano gli accessori femminili, come un dondolo con lunghe frange che simula una borsa preziosa ed elegante. Guardate che meraviglia!










2. On Life - Millennials at Home

Un'altra location che mi ha lasciato senza fiato, che nasconde al suo interno un giardino da sogno di cui mai avrei sospettato, è il Palazzo Bovara. Qui Elle Decor ha presentato il suo progetto dedicato alla casa dei Millennials, la generazione tra i 20 e 40 anni, e la rappresentazione dei passaggi di vita e quindi anche delle proprie esigenze domestiche che vanno dalla sperimentazione dei ventenni a uno spazio domestico che diventa specchio delle proprie passioni per i quarantenni. La tecnologica è senza dubbio l'elemento cardine di tutta la mostra, che prosegue poi negli spazi esterni del giardino e mette in luce, attraverso un progetto green, una caratteristica che rappresenta molto le generazioni digitali: l'amore per le piante..che io condivido pienamente!












3. Swarovski

Swarovski ha presentato la sua collezione Home Decor attraverso un linguaggio visivo e prodotti che rappresentano perfettamente la sua anima: la purezza attraverso il cristallo. Il progetto che mi è piaciuto in assoluto è stato quello del designer Nendo, che ha unito la gemoetria e il minimalismo alle mille sfaccettature del cristallo e all'irregolarità dell'acqua. Il risultato è un porta fiori particolarissimo che sembra fluttuare nello spazio e nel tempo.







4. Cappellini goes Gipsy

Nel suo showroom in città, Cappellini ha presentato tutti suoi prodotti iconici in un allestimento sbalorditivo dedicato al tema del viaggio, alla contaminazione dell'abitare con le diverse culture ed esperienze dal mondo e che racconta così la versatilità delle collezioni del brand. Sono stati allestiti otto ambienti per otto ispirazioni che hanno preso forma grazie ad un'ideale avventura intorno al mondo. Tra prodotti d'arredo, souvenir e citazioni ho assaporato questa casa nomade di un viaggiatore libero e pieno di stile.









5. Disco Gufram

Le avrete notate anche voi le scarpe con il carrarmato altissimo stile Buffalo che stanno tornando in voga e sono esposte in tutte le vetrine di moda, insieme agli abiti degni delle spumeggianti Spice Girls. E' indiscutibile che nella moda ci sia un gran ritorno degli stili del passato, ma sembra che in particolare ci sia un ritorno all'immaginario legato al mondo della notte, ai suoi eccessi e fantasie. Ed ecco provenire un grande richiamo anche dal design: al Fuori Salone, in pieno centro a Milano, è sorta una discoteca temporanea firmata da Gufram in cui ci siamo lasciati trasportare da una musica irresistibile e da un'atmosfera a dir poco anni '70, realizzata da diversi designers attraverso divanetti, tappeti e mobiletti umoristici e dai colori super pop che ci hanno fatto sentire i re della serata, ops pardon, del pomeriggio!


6. PopUpHome Diesel

Ho adorato i colori brillanti della POPUPHOME DIESEL, che ha ricavato da un ex laboratorio di oreficeria in pieno design district a Brera, una casa ricca di comode sedute, tante piante e le nuances degli imbottiti dedicate ai colori del deserto, in un contrasto armonioso con i materiali graffianti e tecnici con cui sono stati realizzati la cucina, i lampadari e le strutture di tavolini, poltrone e contenitori.













7. Gervasoni

La maestria di Paola Navone non si smentisce mai e anche quest'anno mi sono fatta rapire dagli abbinamenti cromatici e materiali di ogni ambiente allestito nello showroom in centro a Milano. Tanto spazio è stato dedicato all'outdoor e a seguire al living e alla camera. I materiali naturali si mescolavano ai metalli e alle setose laccature, le sfumature di grigio sono state ravvivate da tocchi di rosa, verde e azzurro nei preziosi tessuti. Il risultato sono sempre ambientazioni calde e accoglienti, che invitano al relax immersi in un luogo immaginario, lontano ed esotico...un bel sogno da cui lasciarsi coccolare.







8. Moroso: Mono Mania Mexico

Siamo proiettati in un mondo caleidoscopico, pieno di figure grafiche, colori caldi e vibranti e di tessuti accostati che ricadono da alti soffitti come tende. Addentrandoci scopriamo che il colpo di fulmine di Patrizia Moroso, art director dell'azienda, è stato con il mondo messicano di Bethan Laura Wood, unito alla maestria nel realizzarlo dell'azienda Limonta. Il risultato è un tripudio di pattern contemporanei moltiplicati all'infinito nei tessuti realizzati da Moroso...oltre che quelli di Patrizia Moroso hanno invaso anche i nostri occhi e i nostri cuori.






9. Nendo: Forms of movement

Il mitico Nendo ha esposto nel suo caratteristico stile minimal 10 concept dedicati al movimento che nasce o dalla funzione dell'oggetto, o dal materiale in sè, o dal metodo di produzione. La location era Superstudio, entrando siamo stati avvolti da un ambiente buio in cui il nero dell'atmosfera contrastava con il bianco delle realizzazioni del designer e della luce che le metteva in evidenza. Il suo lavoro, presentato attraverso oggetti e mockup dei progetti, ha esaltato la delicatezza dei materiali utilizzati e l'elevata precisione della produzione tecnica. Tra i concept studiati c'erano cofanetti porta-gioielli creati con il taglio particolare di una forma sferica, cerniere con incroci multipli per nuovi tipi di indumenti, tavoli in cui la superficie è composta da linee che si confondono e oggetti decorativi che mostrano sovrapposizioni di superfici e mostrano pattern in base all'angolazione da cui li si guarda. Insomma è stato un progetto davvero affascinante ed è stato bello vedere condivisi con noi visitatori gli aspetti di produzione oltre che il processo creativo del designer.








10. Interni con Audi City Lab

Questa installazione al Fuorisalone mi ha permesso di entrare ed ammirare un luogo pazzesco in pieno centro a Milano. Si tratta dell'ex Seminario Arcivescovile, uno storico edificio voluto nel 1565 da San Carlo Borromeo. Vi giuro, mai avrei pensato ci fosse un chiostro così enorme e un luogo così suggestivo all'interno di quel portone. Non nego che l'installazione non l'ho quasi neanche vista, salvo la musica di sottofondo che ha giocato la sua parte nel farmi immergere in tanta bellezza...stupendo.



Questo è il mio personalissimo riassunto del Fuori Salone alla Milano Design Week 2018.. vi è piaciuto? Spero di avervi portato un po' a spasso per la città insieme a me attraverso questo post. E voi ci siete stati? Quali installazioni avete visto?


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